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Modern Italy
Journal of Modern Italian Studies
RIVISTA DI STUDI ITALIANI
Anno XXII , n° 1, Giugno 2004 ( Contributi ) pag. 142-153

FUTURISMO E/O AVANGUARDIA IN ITALIA
ALESSANDRO IOVINELLI
Istituto Italiano di Cultura,
Zagreb
1. Il Novecento e la rivoluzione delle Avanguardie

All'inizio del Novecento vi è stata una rivoluzione del pensiero e
delle sue categorie filosofiche e scientifiche (i paradigmi di cui parla l'epistemologo Kuhn), che stavano alla base della civiltà prodotta dall'Ottocento: la teoria della relatività di Einstein e la teoria dei quanti di Planck hanno modificato radicalmente i concetti di tempo e spazio, così pure la psicanalisi di Freud ha minato la nozione comune di coscienza e individuo. La crisi della razionalità positivistica e dell'estetica naturalistica è stata all'origine di numerosi esiti teorici, artistici, letterari e finanche politici. Sul piano filosofico ci si può ritrovare dentro Nietzsche o Heidegger, Bergson o Wittgenstein. Su quello più propriamente estetico è inevitabile l'incontro con le avanguardie. Anzi si può affermare senza alcun timore che il secolo scorso si è aperto con l'età delle avanguardie, ovvero con un processo plurilinguistico (oggi diremmo multimediale) di rottura con l'eredità della tradizione e di ricerca di nuove forme di arte: nuove per linguaggio, per tecnica, per stessa natura.
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