| RIVISTA DI STUDI ITALIANI | |
| Anno XXVI , n° 1, Giugno 2008 ( Contributi ) | pag. 179-195 |
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“DEMITIZZARE LA DEMITIZZAZIONE”: POSTMODERNITÀ, SECOLARIZZAZIONE, SIMULAZIONE |
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| NINO ARRIGO | |
| Università di Messina | |
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Abstract: Il mondo in cui viviamo, il mondo postmoderno e globalizzato, dominato dalla tecnica e da un’economia che si afferma sempre più su scala planetaria, è certamente un mondo “complesso”, la cui idea di sviluppo sembra quasi condurre ad una fine della storia. Un mondo, le cui pretese illuministiche e razionalistiche, a lungo totem della scienza moderna, non riescono a sconfiggere definitivamente le grandi paure dell’uomo e a spiegarne le sue manifestazioni più elevate: le emozioni, la poesia, l’arte, tutto quanto provenga dalla cosiddetta sfera irrazionale e l’origine stessa della razionalità. La paura dell’incerto, la paura della morte e la paura dell’“altro” vengono tuttora esorcizzate, a dispetto di qualsivoglia razionalità “laica” e scientifica, attraverso il ricorso alle “antiche” pratiche religiose e superstiziose. La cultura dell’era tardo moderna ci ripropone, dunque, una delle manifestazioni e delle permanenze del “pensiero mitico” (e del mito). Quella, per intenderci, che René Girard accosta, insieme alla violenza e al religioso, al concetto di sacro. Cercheremo di affrontare il problema della demitizzazione e della secolarizzazione, attraversando la teoria mimetica girardiana, con l’ausilio delle interessanti interpretazioni di Vattimo e Fornari e dialogando, inoltre, con le interessanti prospettive dischiuse dal paradigma della complessità. Parole chiave: Demitizzazione, secolarizzazione, complessità, post-modernità, conoscenza, Natura/Cultura, Morin, Vattimo, Girard, Fornari. |
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