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Modern Italy
Journal of Modern Italian Studies
RIVISTA DI STUDI ITALIANI
Anno XXV , n° 2, Dicembre 2007 ( Note e Rassegne ) pag. 217-227

LO SCONTRO-INCONTRO TRA L'IO E IL MONDO
NELL'OPERA DI VIRA FABRA
ANTONIO D'ELIA
Università degli Studi della Calabria
Abstract:
Il mondo poetico-critico di Vira Fabra, in bilico tra il senso della
ragionevolezza dei sensi ed il rapporto con l'immagine, intesa come esposizione intima dell'io gravato dagli umori spazio-temporali, si avvale, per nutrirsi e nutrire il circostante, principalmente della singlossia. Veicolando così la tensione benefica, ma tragica tra l'apparenza e le formule che predicano gli stadi che ci indurrebbero all'essenza delle cose in sé. Un affascinante racconto poetico racchiuso nel libro dal titolo Cartesio un filosofo da amare -- saggi di Arte, Critica, Estetica, Filosofia in cui l'esistenza umana e artistica della Fabra trova un significativo momento di alta epitome gnoseologica. Dal testo in esame ricaviamo i procedimenti arguti, profondi di una intelligenza poetica che ha saputo argomentare con la propria esperienza ermeneutica i complessi rapporti tra l'io e il mondo a partire dagli anni Settanta misurandosi con la sagacia combattiva di artisti-pensatori, primo fra tutti il Cartesio-principe dei suoi scritti: Ignazio Apolloni.

Parole chiave:
Tempo, spazio, singlossia, pensiero, immagine, poesia.
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