A partire dall'ormai celebre volume De la grammatologie (1967), il progetto decostruttivo di Jacques Derrida è sorto, innanzitutto, come critica sia alla fenomenologia che allo strutturalismo ed è venuto in seguito a svilupparsi in opposizione all'ermeneutica e alla semiotica in particolare. Lo scopo del nostro lavoro è duplice: 1. chiarire alcune divergenze che separano la critica letteraria ad impianto semiotico dalla critica che si ispira alla descostruzione in genere; 2. tentare di dimostrare che taluni attacchi mossi dalla critica decostruttiva alla semiotica si fondano su una visione alquanto distorta di quest'ultima. [...]