I primi due romanzi di Paolo Volponi, Memoriale (1961) e La macchina mondiale (1963), sono giustamente entrati in quella fase della storia della letteratura italiana etichettata "Letteratura e industria". Ricordiamo che come tendenza letteraria essa rappresenta una parentesi alquanto breve ma, estremamente significativa, tra la fine degli anni '50 e gli inizi degli anni '60, cioè all'incirca tra il 1957, data della pubblicazione di Tempi stretti di Ottieri e de Il lavoro culturale di Bianciardi, e il 1965, data de Il padrone di Parise (ovviamente in questi parametri temporali non entrano le opere dei cosiddetti "franchi tiratori" ο della "letteratura selvaggia" — ad esempio Tuta blu di T. Di Ciaula esce nel 1978 con un'introduzione di Volponi). [...]