San Paolo ha insegnato che il Cristianesimo non è una filosofia ma una religione1; e per la speculazione medievale, ancorata alla formula di sant'Anselmo (fides quaerens intellectum), e sino al XII secolo priva di una vera coscienza epistemologica, Dio non è un'ipotesi ma un postulato2. Il ruolo privilegiato assegnato alla fede rispetto alla ragione3, consentì alla Chiesa di detenere, per almeno otto secoli, il "monopolio" quasi assoluto della cultura, e di essere "parsimoniosa" dispensatrice di un sapere che, essendo "iscritto nelle vie dell'etica", aveva senso solo se inteso come "strumento di salvezza"4. [...]