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Modern Italy
Journal of Modern Italian Studies
RIVISTA DI STUDI ITALIANI
Anno XXV , n° 2, Dicembre 2007 ( Contributi ) pag. 12-57

GLI OSTI NEI PROMESSI SPOSI
PIER ANGELO PEROTTI
Vercelli
Abstract:
Le osterie delle quali il Renzo manzoniano si trova ad essere avventore non solo servono al romanziere a descrivere gli ambienti frequentati, nel Seicento, soprattutto dal popolino, ma hanno anche la funzione di mettere in risalto le inclinazioni della categoria degli osti, contraddistinta da ignavia, omertà, servilismo, avidità, ipocrisia, doppiezza, egoismo, etc., tratti condivisi, in passato come oggi, anche da molti individui che osti non sono. Le taverne consentono all'autore anche di delineare, in occasioni particolari, alcuni aspetti caratteriali del promesso sposo, compresi quelli che manifesta sotto gli effetti del vino nell'osteria della "Luna piena". Quello delle osterie o locande è un microcosmo che il Manzoni sa animare attraverso la varia umanità che le frequenta, e segnatamente nelle figure dei loro gestori, personaggi quasi paradigmatici dei difetti succitati.

Parole chiave:
Promessi sposi, Renzo, osti, osterie, bravi, galantuomini, "Luna piena", Ferrer, Ambrogio Fusella, mercante di Gorgonzola.
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